Un Paese sterminato e ricco di risorse

ODESSA Di Alexey M. – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=60505648

Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che l’Ucraina con i suoi oltre 603mila chilometri quadrati di estensione rappresenta il secondo stato più grande d’Europa. A precederla soltanto la Russia europea, mentre subito dopo viene la Francia. Proprio per la sua grande estensione, il Paese confina con diversi Stati: la Russia, la Moldava, la Bielorussia, la Romania, la Polonia, l’Ungheria e la Slovacchia

Dal punto di vista paessagistico l’Ucraina si caratterizza per la presenza di pianure fertili o steppe attraversate da diversi fiumi. Fra questi possiamo ricordare il Dnepr, il Donec, il Dnestr e il Bug Orientale che confluiscono nel Mar Nero e nel Mare di Azov, che ha dimensioni più ridotte.

Non ci sono molte catee montuose, ma al confine con la Romani troviamo i Carpazi con la cima più alta che arriva a 2061 metri e si tratta dell’Hoverla. Anche la penisola Crimea ha alcune alture.

La città più importante è Kiev, la capitale che conta 2 milioni e 800mila abitanti seguta da Charkiv (1 milione e 455 mila abitanti), Dnipro (1 049 000), Donec’k (1 016 000), Odessa (Odesa; 1 013 000), Zaporižžja (900 000), Leopoli (830 000; L’viv;), Kryvyj Rih (717 000).

Un Paese al centro delle rivoluzioni epocali

Quando parliamo della storia dell’Ucraina forse non ci rendiamo conto d trovaci di fronte a una storia imponente, importante, spesso al centro delle vicende che hanno cambiato il volto dell’Europa nel corso dei secoli. Servirebbero molti block notes personalizzati per segnarsi tutti i passaggi che hanno caratterizzato la storia del Paese considerato una sorta di porta fra l’Europa occidentale e quella dell’ex blocco sovietico.

Secondo le ricerche storiche più recenti il territorio ucraino conosce la presenza dell’uomo fin dal periodo Paleolitico,ossia da circa il 32000 a.C. Ce sia sempre stato uno snodo sociale e culturale cruciale per la zona slava lo dimostra già l fatto che nel Medioevo rappresentasse il punto centrale della cultura degli slavi d’oriente con la federazione tribale nota come Rus’ di Kiev che ne costituì la base dell’identità ucraina. L’invasione mongola del 1200 ne frammentò l’unità territoriale e l’area venne governata da diverse potenze fra cui i russi, gli austro ungarici e i lituani.

Dopo la rivoluzione russa in Ucraina si costituì un movimento nazionale per l’autodeterminazione e il 23 giugno del 1917 venne fondata la Repubblica Popolare Ucraina. A sua volta questa Repubblica fu un membro fondatore nel 1922 della Unione Sovietica. Dopo le vicende che nel 1991 portarono alla dissoluzione dell’Urss, l’Ucraina riottenne la propria indipendenza.

Nel 2014 sono iniziate le rivendicazioni dell’attuale Russia nei confronti dei territori del cosiddetto Donbass, regione al confine con la Russia dove, di fatto, non si è mai smesso di combattere anche se gli scontri erano limitati e contenuti. Sempre nel 2014 la Russia ha annesso la penisola della Crimea ai propri territori. Le tensioni sono proseguite fino allo scoppio di una guerra tuttora in corso e difficile da definire in termini temporali e di esito finale.